SIMONE PIAZZOLA & ETTORE BASTIANINI: BARITONI SI NASCE

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©Victor Santiago

Ettore Bastianini e Simone Piazzola rappresentano la più nobile espressione della voce baritonale di ieri e di oggi: la rotondità della voce, la capacità coloristica, l’unione di morbidezza suadente e virile nitore, l’eleganza suprema del fraseggio, sempre inguainato nel più morbido velluto belcantistico. Il baritono veronese e il grande senese sono accomunati anche da numerosi ruoli, primi fra tutti Giorgio Germont e il Conte di Luna. Il 16 settembre a Sirmione è stato conferito a Simone Piazzola il premio “Ettore Bastianini”, per l’essersi distinto nel panorama lirico internazionale. In questi giorni Piazzola è ad Oviedo per interpretare il Conte di Luna ne “Il Trovatore” e abbiamo avuto il piacere di poterlo intervistare sull’emozione di questo riconoscimento…

5802371Che cosa ha rappresentato Ettore Bastianini nella tua formazione di cantante, e anche di attore, date le testimonianze che ci raccontano della grandezza teatrale del baritono senese?
A mio avviso Ettore Bastianini insieme a Renato Bruson sono la reincarnazione del belcanto, della parola scolpita e del fraseggio. Il loro non era semplice canto, ma era arte: dipingevano con la loro voce tutte le mille sfaccettature del personaggio che andavano ad interpretare, lo rendevano proprio senza mai tradire il volere del compositore. Ettore Bastianini è un dei miei due punti di riferimento più importanti, proprio perché sapeva come uscire dalla persona ed entrare nei personaggi che intrepretava.

 

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©Brescia-Amisano/Teatro alla Scala

Quali sono stati i ruoli in cui Bastianini ti è stato d’ispirazione?
Il Maestro Ettore Bastianini è stato per me motivo di ispirazione per il mio debutto come Renato  in “Un ballo in maschera” dove era immenso, sublime e li ho cercato di rendere mio tutto quello che faceva. La stessa cosa è stata per Rodrigo in “Don Carlo”, Carlo ne “La forza del destino” e il Conte di Luna ne “Il Trovatore”: tutte opere dove l’ho ascoltato davvero tanto.

Con Bastiani condividi una bella fetta di repertorio, dal belcanto donizettiano, a Verdi. Quali sono le caratteristiche stilistiche necessarie per questi stili, in particolare per quello verdiano? la voce verdiana esiste, o è solo un falso mito?
Per me è un grande onore cantare parte del suo vasto repertorio. La voce verdiana esiste, non è un falso mito, e penso si possa definire in quattro aggettivi: nobiltà, fraseggio, colore e interpretazione. Stesso dicasi per il repertorio Donizettiano che io adoro, insieme a quello verdiano.

13620960_1097517113638349_7443661189797763479_n.jpgQual è stata l’emozione di ricevere questo premio intitolato al grande Bastianini?
E’ stata una grande emozione ricevere questo premio, ed è motivo di sprone per cercare di far sempre meglio: migliorando la mia tecnica, il mio modo di interpretare, perché non si finisce mai di imparare. Il premio Ettore Bastianini è un un sogno nel cassetto che si è avverato e spero di poterne far avverare molti altri.

Sirmione oltre ad essere la città dove Ettore Bastianini si è spento, è legata ad un’altra figura importante della lirica: Maria Callas. Callas e Bastianini hanno formato una formidabile coppia sul palcoscenico, con memorabili interpretazioni. Cosa vuol dire per un giovane artista la loro eredità e in cosa è cambiato l’approccio a questa professione?
Comincio col dire che io esprimo quello che penso io, e per me loro sono e rimarranno sempre un motivo di ispirazione. Il loro essere artisti, il loro essere professionisti deve continuare a ispirare noi giovani cantanti, e soprattutto noi dobbiamo assolutamente conoscere questi miti del passato e mi riferisco anche ad altri grandi nomi del loro tempo, perché è una opportunità per crescere artisticamente e professionalmente.

 

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C’è un ruolo del repertorio di Bastianini che non hai ancora cantato e che sogni di debuttare presto?
Un altro grande ruolo che lui interpretava magnificamente è Don Carlo in Ernani e ringraziando Dio lo debutterò l’anno prossimo. Questo è un altro sogno che si avvera…

 

Prossimi impegni…
Prossimamente sarò impegnato a Madrid in un altro ruolo che lo ha reso celebre Alfonso ne “La Favorite” di Donizetti. Poi sarò alla Scala di Milano con la “Messa per Rossini” e “Lucia di Lammermoor” a Dresda, e poi l’impegno più importante: festeggiare il natale assieme alla mia famiglia, a mio figlio Diego, a Federico e la mia compagna Francesca.

Grazie a Simone Piazzola per la disponibilità e In bocca al lupo!

Francesco Lodola

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